sanremo 2021 presentatori

[...]». Su un documento conservato nell'archivio di Stato di Bologna si può leggere: «[...] Bandiera coi colori Nazionali – Richiesto quali siano i colori Nazionali per formarne una Bandiera, si è risposto il Verde il Bianco ed il Rosso [...]». Fu anche salutato dallo sventolio di bandiere tricolori l'arrivo a New York, nell'agosto del 1933, del transatlantico italiano Rex, che aveva appena vinto il Nastro Azzurro stabilendo il record di traversata oceanica atlantica in minor tempo (quattro giorni)[240]. Orio Vergani descrisse così quei momenti: «[...] i tricolori, i vessilli delle società di mutuo soccorso fra gli operai, i festoni di carta levati come stendardi dagli emigrati che salutavano in Bartali un loro fratello [...]». La vera storia dei fratelli Bandiera. Ferdinando II di Borbone, re delle Due Sicilie, poco dopo lo scoppio delle rivolte, concesse prima la costituzione (10 febbraio 1848) e poi accordò (23 febbraio) l'utilizzo di sciarpe tricolore come ornamento della bandiera nazionale[129]: «[...] Le bandiere reali [del Regno delle Due Sicilie] verranno circondate dai colori italiani, sì che formino un solo corpo di bandiera. Il decreto del 17 aprile 1848 di Leopoldo II di Toscana infatti recitava[139]: «[...] Ravvisando opportuno che le Nostre truppe, le quali combattono in Lombardia, militino sotto il Vessillo della Indipendenza italiana già adottato da due dei nostri augusti alleati, Sua Maestà il Re di Sardegna e Sua Maestà il Re del Regno delle Due Sicilie; [...] All'attuale Bandiera è sostituita come Bandiera dello Stato, tanto per la truppa di linea quanto per i bastimenti da guerra e mercantili, la bandiera tricolore italiana, a cui verrà sovrapposto lo Scudo granducale. LA STORIA DEGLI ITALIANI: L’INNO E LA BANDIERA L’INNO L’inno nazionale della Repubblica italiana è “IL CANTO DEGLI ITALIANI”, meglio noto come “Fratelli d’Italia” o “inno di Mameli”, che fu adottato dal 12 ottobre 1946, in via provvisoria, dal Consiglio dei Ministri, presieduto da Alcide De Gasperi. Nel corso di tale manifestazione, che avvenne il 10 dicembre 1847 a Genova sul piazzale del santuario della Nostra Signora di Loreto del quartiere di Oregina, debuttò, eseguito dalla Filarmonica Sestrese, Il Canto degli Italiani di Goffredo Mameli e Michele Novaro, inno nazionale italiano dal 1946[75][108]. È di questo periodo l'introduzione dell'uso della fascia tricolore per i sindaci e per i giurati delle corti di assise[205]. A questo scopo, re Vittorio Emanuele III comparve su una copertina de La Domenica del Corriere affacciato dal balcone del Palazzo del Quirinale mentre sventolava il tricolore gridando "Viva l'Italia"[226]. Wählen Sie aus erstklassigen Inhalten zum Thema Dario Bandiera in höchster Qualität. Una bandiera per l'Alta Italia. Poco dopo gli eventi rivoluzionari francesi, anche in Italia iniziarono a diffondersi estesamente gli ideali di innovazione sociale – sulla scorta della propugnazione della dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1789 – e successivamente anche politica, con i primi fermenti patriottici indirizzati all'autodeterminazione nazionale: per tale motivo la bandiera francese blu, bianca e rossa diventò prima riferimento dei giacobini italiani e in seguito fonte di ispirazione per la creazione di un vessillo identitario italiano[4]. Dopo la pesante sconfitta delle forze armate italiane ad Adua Francesco Crispi, nel frattempo diventato presidente del Consiglio dei ministri, si dimise, ponendo fine per diversi anni alle ambizioni coloniali italiane nel corno d'Africa[212]. È necessario un vessillo nazionale, tra un popolo che risorge a libertà; necessarissimo a noi, nella lotta che stiamo per incominciare; a noi che quasi stranieri ci guardiamo fra un popolo e l'altro.... Un tale vessillo dobbiamo creare in questa seduta.... Il 16 luglio 1789 il rosso ed il turchino, colori della città di Parigi, erano decretati colori nazionali; ad essi univasi il bianco in onore del re, e così componevasi la bandiera di Francia. Questo vento di cambiamento si ripercosse anche sull'uso delle bandiere e delle coccarde: il tricolore italiano fu sempre più sostituito da quello francese, con il blu della bandiera d'oltralpe che prese il posto del verde del vessillo italiano[81]. Il Tricolore, la mitica bandiera italiana, ha alle spalle una lunga storia e un significato molto importante La bandiera italiana, meglio conosciuta come Prezi’s Big Ideas 2021: Expert advice for the new year Il nemico che vi accingete a combattere è agguerrito e degno di voi. Ad avanzare la proposta di adozione di una bandiera nazionale verde, bianca e rossa fu Giuseppe Compagnoni – che per questo è ricordato come il "padre del tricolore" – nella XIV sessione del congresso cispadano[58] del 7 gennaio 1797[41][57][59]. Quando veniva utilizzata, come all'interno del simbolo del Partito Nazionale Fascista, ne era snaturata la storia, dato che il tricolore nacque come simbolo di libertà e di diritti civili[231], mentre nelle cerimonie ufficiali iniziò a essere accostata ai vessilli neri fascisti, perdendo il ruolo di protagonista assoluta[240]. Pagina index del sito anupsa.com, con contenuti attinenti al sito. Come altre bandiere, anche quella dell’Italia si ispira alla bandiera francese introdotta con la rivoluzione del 1789. Il 12 luglio 1789, due giorni prima della presa della Bastiglia, il giornalista rivoluzionario Camille Desmoulins, mentre arringava la folla parigina alla rivolta, chiese ai manifestanti quale colore adottare come simbolo della rivoluzione francese, proponendo il verde speranza oppure il blu della rivoluzione americana, simbolo di libertà e democrazia: i manifestanti risposero "Il verde! Drappo di stoffa, di uno o più colori e disegni: simbolo di una nazione, di un’associazione, di un partito, insegna di contingenti armati o di persone comunque raccolte per svolgere azione concorde. Esso è stato ribenedetto, riconsacrato dalla insurrezione dei patrioti, dal sangue dei partigiani e dei soldati d'Italia combattenti contro il nazi-fascismo nella nuova lotta di liberazione. A partire dal Risorgimento la pianta del corbezzolo iniziò a essere considerata un simbolo patrio italiano per via delle foglie verdi, dei fiori bianchi e delle bacche rosse, che richiamano i colori della bandiera italiana[109]. "Re eletto", ovvero in procinto di diventare, Visione d'insieme delle monete - Re Eletto. E’ costituita da tre bande verticali di uguali dimensioni, di colore verde, bianco e rosso. La spinta rivoluzionaria napoleonica subì nel frattempo un'evoluzione, assumendo tinte più reazionarie: venne abolito, ad esempio, il calendario rivoluzionario francese, che fu sostituito dal ripristino dell'antico calendario gregoriano, e molti miti della rivoluzione francese, come la presa della Bastiglia, furono messi in secondo piano[86]. Per ironia della sorte, nella fase finale della spedizione dei Mille, il tricolore del Regno delle Due Sicilie garrì in antagonismo alla bandiera tricolore del Regno di Sardegna[189]. Il tricolore della Repubblica di San Marco, proclamatasi indipendente il 22 marzo del 1848 dall'Impero austriaco, era invece caratterizzato da un Leone Alato[153][154] collocato in alto a sinistra[135]: «[...] La bandiera della Repubblica veneta è composta dei tre colori, verde, bianco e rosso. Nasce a Reggio Emilia il Tricolore, come bandiera della Repubblica Cispadana, costituita dai territori di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia. Section 1. Ultima modifica 15 Jun 09, 12:42: La bandiera italiana ha tre colori i tre colori sono il verde, il bianco, il rosso la bandi… 1 Risposte: mi sono innamorato di una tipa di una casa occupata, coi capelli verdi e viola e la schiena tatuata!! Istituto della Enciclopedia Italiana, Rom 1963. La bandiera italiana viene per la prima volta adottata come bandiera nella nostra penisola il 7 gennaio 1797. Viva l'Italia, una e indivisibile! Haec est Italia, Diis sacra: sacra agli Dei, e prima agli uomini, ai suoi figli. sono lieto di annunziarvi che la Bandiera Pontificia sarà d'ora innanzi fregiata di cravatte coi colori italiani. Storia della bandiera italiana. Preview this book » What people are saying - Write a review. il tricolore degli italiani by storia avventurosa della nostra bandiera book description. Leopoldo II d'Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, nell'atto di concessione della costituzione (17 febbraio 1848), non cambiò il vessillo nazionale ("[...] Lo Stato conserva la sua bandiera e i suoi colori [...]"), ma accordò in seguito alle milizie toscane, tramite decreto, l'utilizzo di una sciarpa tricolore accanto ai simboli del Granducato (25 marzo 1848)[137]: «[...] [Le truppe toscane possono aggiungere alla bandiera granducale] la sciarpa tricolore italiana, a designare l'alleanza desiderata tra i popoli della penisola [...]». storia avventurosa della nostra bandiera Il 7 gennaio 1797 nasce il Tricolore italiano: origini e storia della nostra bandiera . Anche la bandiera italiana, come altri vessilli nazionali, si ispira a quella francese, introdotta dalla rivoluzione nell'autunno del 1790 sulle navi da guerra transalpine[1] e simbolo del rinnovamento perpetrato dal giacobinismo delle origini[2][3][4]. Il verde al bastone, il bianco nel mezzo, il rosso pendente. Contestualmente venne istituita una Guardia civica, che adottò una divisa identica a quella della Milizia cittadina milanese, ovvero un abito verde con mostre rosse e bianche[44]. Il 27 maggio 1949 fu approvata una legge che descriveva e regolava la modalità di esposizione del tricolore fuori dagli edifici pubblici e durante le feste nazionali[258]. E fu proprio in quegli anni che la bandiera venne avvertita non più come segno dinastico o militare, ma come simbolo del popolo, delle libertà conquistate e, dunque, della nazione stessa. Una profusione di bandiere italiane salutò il ritorno di Trieste all'Italia (1954), mentre in ambito sportivo il tricolore fu protagonista dei Giochi della XVII Olimpiade del 1960 a Roma, salutò le altre due vittorie ai campionati mondiali di calcio del 1982 e del 2006, che vennero festeggiate in tutta Italia con un tripudio di bandiere tricolori, e fu portato nel 2011 sulla Stazione Spaziale Internazionale dall'astronauta Roberto Vittori in occasione del 150º anniversario dell'Unità d'Italia[255][265]. A questo vessillo bolognese, legato a una realtà comunale e quindi avente ancora respiro prettamente locale, e a precedenti stendardi militari della Legione Lombarda e di quella Italiana, si ispirò poi la successiva adozione della bandiera italiana da parte di un organismo statale, la Repubblica Cispadana, che avvenne il 7 gennaio 1797[3][48]. Il vicepresidente della Repubblica Francesco Melzi d'Eril avrebbe voluto anche eliminare il verde ma, a causa dell'opposizione di Napoleone e delle «pressioni di forze morali massoniche democratiche»[N 3], il colore venne mantenuto[85]. [...]». Tutti e sei i vessilli sono ancora esistenti: cinque esposti all'Heeresgeschichtliches Museum di Vienna e uno al musée de l'Armée di Parigi[36][44]. In aggiunta non era ancora avvenuta una presa di coscienza nazionale vera e propria, tant'è che per un breve periodo molti manifestanti italiani continuarono erroneamente a credere che la coccarda verde, bianca e rossa rappresentasse il tricolore francese: il loro obiettivo era infatti solo quello di manifestare l'adesione agli ideali della rivoluzione d'oltralpe[9]. Dal 18 al 22 marzo 1848 le cinque giornate di Milano furono caratterizzate da una profusione di bandiere e coccarde tricolori[110][111]. Mauro Stramacci. Il generale borbonico Carlo Filangieri, durante le azioni di repressione, requisì ventuno bandiere italiane ai patrioti siciliani di Caltagirone, Catania, Leonforte e Siracusa: il 10 settembre 1848 il generale spedì a re Ferdinando II questo messaggio[134]: «Signore, Permetterà Vostra Maestà che io metta ai Suoi piedi ventuno bandiere strappate dai Suoi valorosi soldati alle barriere guarnite d'artiglierie ed ai siti fortificati, che l'una dopo l'altra di viva forza sono state conquistate ripetendo viva il Re, viva per cento lustri ancora». Iniziò poi a comparire fuori dagli edifici pubblici, dalle scuole, dagli uffici giudiziari e dagli uffici postali[205]. Il 17 marzo 1861 venne proclamato il Regno d'Italia e la sua bandiera continuò ad essere, per consuetudine, quella della prima guerra d'indipendenza. La bandiera dell’Italia, il tricolore italiano, è nata nella città di Reggio Emilia, il 7 gennaio 1797. Alla notizia dell'abbandono della città da parte delle truppe austriache del feldmaresciallo Josef Radetzky, che avvenne il giorno stesso e che significò la liberazione di Milano, il Governo provvisorio emise un proclama che recitava: «[...] Facciamola finita una volta con qualunque dominazione straniera in Italia. ! Se l'Italia avesse a durar tuttavia come un museo o un conservatorio di musica o una villeggiatura per l'Europa oziosa, o al più aspirasse a divenire un mercato dove i fortunati vendessero dieci ciò che hanno arraffato per tre; oh per Dio non importava far le cinque giornate e ripigliare a baionetta in canna sette volte la vetta di San Martino, e meglio era non turbare la sacra quiete delle ruine di Roma con la tromba di Garibaldi sul Gianicolo o con la cannonata del re a Porta Pia. La coccarda francese tricolore si completò poi, in seguito a eventi successivi, con l'aggiunta del bianco, colore dei Borbone[1][7]. La bandiera tricolore fu il vessillo ufficiale dell'Amministrazione fiduciaria italiana della Somalia, che venne concessa su mandato dell'ONU e che fu la prima missioni di pace dell'Esercito Italiano[266]; il tricolore continua poi a rappresentare l'Italia in tutte le missioni di peacekeeping a cui partecipano le forze armate italiane[267][268]. La scelta finale di un vessillo verde, bianco e rosso non fu priva di una discussione preventiva: in luogo del verde i giacobini italiani avrebbero privilegiato l'azzurro della bandiera francese, mentre i sodali al papato avrebbero preferito il giallo del vessillo dello Stato Pontificio: sul bianco e sul rosso non ci furono invece contestazioni[39]. L’uso si diffuse nel Medioevo, dapprima come insegna religiosa, poi militare. Il congresso deliberò anche la costituzione di una Legione Italiana, poi ridenominata Legione Cispadana[45], che avrebbe dovuto partecipare insieme alla Francia a una guerra contro gli austriaci; il vessillo militare di questa unità militare, che era costituita da cinque coorti da seicento soldati ciascuna, era composto da un tricolore rosso, bianco e verde, probabilmente ispirato dall'analoga decisione della Legione Lombarda[35][36][46]: «[...] Si decreta la costituzione della Confederazione Cispadana, e la formazione della Legione Italiana, le cui coorti debbono avere come bandiera il vessillo bianco, rosso e verde adorna degli emblemi della libertà. I numeri delle Coorti saranno estratti a sorte fra quelle formate delle quattro Provincie. Massimo d'Azeglio fu tra i primi a riconoscere l'importanza della bandiera tricolore come strumento per formare una coscienza nazionale diffusa e capillare[192]. Ciao ragazzi oggi parliamo delle origini del tricolore della nostra bandiera e dell’inno d’Italia. La comparsa dei colori nazionali italiani è datata 21 agosto 1789, quando testimoni oculari videro a Genova alcuni manifestanti aventi appuntata sui vestiti una coccarda verde, bianca e rossa. Constantin von Wurzbach: Bandiera, Attilius und Emil. Con la trasformazione della Repubblica Italiana in Regno d'Italia (1805-1814), anch'esso ente statale non comprendente l'intera penisola italiana, la bandiera non subì modifiche sostanziali[85]. O giovani, l'Italia non può e non vuole essere l'impero di Roma, se bene l'età della violenza non è finita pe' validi; oh quale orgoglio umano oserebbe mirare tant'alto? L'evento accadde in un salone del palazzo comunale di Reggio nell'Emilia, poi chiamato Sala del Tricolore, sulla scorta degli eventi susseguenti alla rivoluzione francese (1789-1799) che propugnò, tra i suoi ideali, l'autodeterminazione dei popoli. Nel periodo del brigantaggio postunitario, Fulco Salvatore Ruffo di Calabria, IX principe di Scilla, uno dei membri della corte di Francesco II di Borbone in esilio, in una lettera raccomandò al generale spagnolo José Borjes, inviato nell'Italia meridionale per guadagnare alla causa legittimista i briganti, l'uso della bandiera tricolore[196]: «[...] La questione della bandiera è anche assai delicata. Essa per le navi da guerra avrà nel mezzo lo stemma della Casa di Savoia sormontato dalla corona: per tutte le altre il semplice stemma. La prima approvazione ufficiale della bandiera italiana da parte delle autorità fu quindi come insegna militare della Legione Lombarda e non ancora come bandiera nazionale di uno Stato italiano sovrano[40]. Vivissimi, generali, prolungati applausi. In seguito ai tumulti scoppiati fuori dal neoinsediato Parlamento napoletano (15 maggio), Ferdinando II di Borbone decise di spedire le truppe a sedare le rivolte in tutto il Regno delle Due Sicilie, ritrattando nel contempo tutte le concessione fatte poco tempo prima, costituzione e istituzione del parlamento compresi[134]. Il tentativo dello Zamboni e del De Rolandis, sia per la poca notorietà delle persone coinvolte che per lo scarso successo avuto, non ebbe subito grande eco, ma un particolare l'avrebbe reso famoso: l'ipotesi, che cominciò a circolare negli anni successivi, che in esso erano contenuti i colori nazionali italiani. Nel febbraio 1861, dopo l'assedio di Gaeta, ultimo baluardo fortificato del Regno delle Due Sicilie, quando Vittorio Emanuele II di Savoia sconfisse definitivamente le truppe di Ferdinando II decretando la fine del regno borbonico, dodici di queste bandiere vennero recuperate: in seguito vennero trasferite al museo dell'Archivio di Stato di Napoli[134]. In seguito la popolazione italiana iniziò a usare coccarde vere e proprie realizzate in stoffa: al verde delle foglie degli alberi già impiegato in precedenza, vennero aggiunti il bianco e il rosso in modo da richiamare in modo più marcato gli ideali rivoluzionari rappresentati dal tricolore francese[10]. Bandiera Italiana: cenni storici e curiosità sul tricolore. Noi al bianco ed al rosso, colori della nostra Bologna, uniamo il verde, in segno della speranza che tutto il popolo italiano segua la rivoluzione nazionale da noi iniziata, che cancelli que' confini segnati dalla tirannide forestiera.». Contestualmente, fu costituita la Guardia civica della città di Reggio: questa formazione militare, aiutata da un piccolo gruppo di granatieri francesi, sconfisse, il 4 ottobre 1796, un drappello di 150 soldati austriaci presso Montechiarugolo, comune della moderna provincia di Parma[49]. whole: Dimensions: 25cm., Pagination: [16]p., ill. (some col.), port. Da secoli divisi, noi manchiamo d'un'insegna che dall'Alpi al Quarnero ci dica figli di una istessa madre; che raccolga gli affetti tutti degli Italiani delle varie provincie. Nei valori della propria storia e della propria civiltà. Con la nascita della Repubblica Italiana, grazie al decreto del presidente del Consiglio dei ministri n°1 del 19 giugno 1946, la bandiera italiana venne cambiata; rispetto al vessillo monarchico fu eliminato lo stemma sabaudo[254][255][256] che all'articolo 8 recita: «Fino a quando non venga diversamente deliberato dall'Assemblea Costituente, la bandiera nazionale è formata da un drappo rettangolare, distinto verticalmente in tre sezioni uguali rispettivamente dei colori verde, bianco e rosso. Storia della bandiera italiana; Significato dei colori della bandiera italiana; Altre curiosità sulla bandiera italiana; Come detto la bandiera italiana è conosciuta in tutto il mondo, anche perché è spesso esposta durante gli incontri dei rappresentanti governativi e durante i più importanti avvenimenti sportivi. Voi sapete che magnifica missione avrà Francesco II di risollevare la vera Italia, e di essere per eccellenza il re italiano e liberale nel buon senso. Buon divertimento premi play! Tricolori italiani sventolarono, sfidando le autorità, che ne avevano decretato il divieto, anche in occasione della commemorazione della rivolta del quartiere genovese di Portoria contro gli occupanti asburgici durante la guerra di successione austriaca. I partiti sono necessari, i dissensi inevitabili, le lotte politiche feconde. 13-nov-2017 - Download royalty-free Epirus regional flag, Greece, vector illustration stock vector 173067100 from Depositphotos collection of millions of premium high-resolution stock photos, vector images and illustrations. Successivamente, a causa delle proteste dei cattolici di lingua tedesca[148], papa Pio IX cambiò atteggiamento, mettendosi contro i fermenti patriottici che pervadevano la penisola italiana[149]. A Bergamo fu decretato l'obbligo, da parte dei civili, di portare una coccarda tricolore appuntata sui vestiti, coercizione che venne sancita, il 13 maggio 1797, anche a Modena e Reggio nell'Emilia[65][66]. A Reggio nell'Emilia era stato piantato, nell'agosto 1796, uno dei primi alberi della libertà, che viene così descritto da un cronista dell'epoca[51]: «[...] una lunga maestosa Pioppa[N 2] con infisse due Bandiere di tricolore francese e Beretta rossa, e intorno il seguente motto: Tremate, o perfidi, tremate, Tiranni, alla vista della Sacra Immagine della Libertà [...]». Se una favilla vi resti ancora nel sangue dei vostri padri del Quarantotto e del Sessanta, non vi pare che su i monumenti della gloria vetusta questo vessillo della patria esulti più bello e diffonda più lieto i colori della sua gioventù? La bandiera della Giovine Italia porta su quei colori, scritte da un lato le parole: Libertà, Uguaglianza, Indipendenza. 33: Section 3. L'ora solenne delle rivendicazioni nazionali è suonata. Il 22 marzo il comitato di reggenza decretò[143]: «[...] [Il comitato di reggenza] in seguito del desiderio manifestato dai cittadini, ed appoggiato dal Municipio, permette che sia inalberata sulla torre della pubblica piazza la bandiera italiana». Pochi mesi dopo, il 29 giugno 1797, con l'unione tra le repubbliche Cispadana e Transpadana, si costituì la Repubblica Cisalpina, un organismo statale filo napoleonico di vaste dimensioni avente come capitale Milano[26][69]. Poco dopo la perdita della Sicilia, il 25 giugno 1860, re Francesco II di Borbone, tentando di limitare i danni vista la crescente partecipazione della popolazione all'impresa di Garibaldi, decretò che la bandiera verde, bianca e rossa fosse anche il vessillo ufficiale del suo Regno, con lo stemma delle Due Sicilie sovrapposto sul bianco[186][187][188]: «[...] La nostra bandiera sarà d'ora in poi innanzi fregiata de' colori Nazionali Italiani in tre fasce verticali, conservando sempre nel mezzo le Armi della Nostra Dinastia. Soltanto nel 1925 si definirono, per legge, i modelli della bandiera nazionale e della bandiera di Stato. Nel 1915 l'Italia entrò nella prima guerra mondiale: per gli storiografi questo conflitto corrisponde alla quarta guerra d'indipendenza italiana, dato che lo scopo fu quello di completare l'unità nazionale con l'annessione delle ultime terre irredente[226]. L'Italia è risorta nel mondo per sé e per il mondo, ella, per vivere, deve avere idee e forze sue, deve esplicare un officio suo civile ed umano, un'espansione morale e politica. Nel 1844 un tricolore della Giovine Italia accompagnò i fratelli Bandiera nel fallito tentativo di sollevare le popolazioni del Regno delle Due Sicilie[75][104][106]. Nel 1919 don Luigi Sturzo, che aveva da poco fondato il Partito Popolare, in riferimento ai festeggiamenti del 20 settembre, che avrebbero festeggiato la ricorrenza della presa di Roma, definì polemicamente la bandiera italiana, che sarebbe stata sventolata a profusione, visto l'importanza dell'evento, "cencio tricolore"[223].

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