Uomo dalla testa dura, ostinato, refrattario alle sollecitazioni esterne. Due inconciliabili, acerrimi nemici. In senso spregiativo: impiegato addetto al trattamento ed alla creazione di scartoffie. Locuzione proverbiale: prendere provvedimenti, porre rimedio quando è ormai tardi. Venditrice d'ortaggi. Granchio, ma anche raffio, arpione, uncino. Un velato accenno. Citato in Giacomo Marulli e Vincenzo Livigni. Cioè ad un peperone rosso e per traslato ad un uomo rozzo e stupido. / Saranno altri, quelli che verranno dopo, a sopportarne le conseguenze, a doversela sbrogliare. Il tipo che "insiste", lo spavaldo, il prepotente. Taccarià: tagliuzzare. Si dice di un religioso la cui vocazione non sembra autentica. Recipiente troncoconico con manico semicircolare. Dividersi qualcosa guadagnata disonestamente. Search Now In questo articolo scoprirai 10 divertenti modi di dire francesi che ti faranno sentire (e forse anche sembrare) quasi un madrelingua! Quando eri pero nel mio orto, non davi frutti e sei stato abbattuto, ora che sei una statua sacra faresti miracoli? Oggi abbiamo raccolto 10 proverbi napoletani, frasi e detti di quelli che forse non vi sarà mai capitato di sentire, a meno che non abbiate contatti di frequente con la città e con il suo circondario. Sei sudicio, lurido, repellente, rivoltante, ma lo sei anche e soprattutto come persona, sul piano morale. Non ditemi di non aver mai sentito qualcuno esclamare questa massima “ I detti antichi non sbagliano mai“, pura verità! Ordine, impartito a chi fa non velate insinuazioni, solleva infamanti dubbi sulla virilità dell'interlocutore o osa addirittura dichiararla inesistente, di condurre in proprio cospetto la sorella, nella certezza assoluta che sarà lei stessa, previa diretta esperienza, a riferire dettagliatamente, testimoniare inequivocabilmente, dissipare definitivamente ogni dubbio, tutelare a spada tratta l'onore dell'offeso, facendosi personalmente e a ragion veduta mallevadrice di quanto sia grande, enorme l'abilità amatoria di chi è stato così turpemente accusato. Chi è povero di denaro è ricco nel cuore. Emanciparsi. Citato in Antonietta Ambrosano e Mimmo Barba. ci stai provando gran gusto! Te la passi proprio bene bene. Le cose vanno irrimediabilmente male. Donna intrigante, intramettente, pettegola, incline a tramare inganni, raggiri. Nel gergo della malavita: guappo, uomo "di rispetto". Usare parsimoniosamente. Sia nel senso reale di creare un ostacolo fisico, che nel senso figurato di creare ostacoli, impedimenti, sabotare, impedire la realizzazione di un progetto altrui. L'acqua – con questo paradossale argomento il bevitore di vino la rifiuta – fa male, procurandosi così una giustificazione per abbandonarsi a bevute omeriche. Chi è povero ‘e denaro è ricco ‘e core. L'interpretazione è di Patrizia Rotondo Binacchi. Avere appena di che vivere, solo quello che è strettamente necessario. Con l'imprecazione si esprime solitamente il disappunto, la frustrazione, l'amarezza per una sconfitta imprevedibile o per il verificarsi di una circostanza avversa inattesa e non dipendente dalla propria volontà. Non una qualsiasi conserva di pomodoro, dunque, se: " [...] quando una punta di cucchiaio di quella rossa poltiglia si mescolava alla pasta con fagioli (non escluso un pizzico di pepe) o al ragù (che bisognava far. Lo si dice puntando l'indice teso della mano destra sotto il palmo della sinistra rivolto verso il basso per dire che il torto subito non verrà dimenticato e che ci si vendicherà non appena se ne presenti l'occasione; magari. Io faccio e tu disfi, io creo e tu distruggi, io aggiusto e tu guasti; smettila di crearmi difficoltà, di mettermi i bastoni fra le ruote! Accampare artificiosamente, con grossolana astuzia pretesti su pretesti, ordire intrighi, servirsi di sotterfugi per sottrarsi ad un impegno, per ingannare, raggirare. Proverbi con i numeri Ti è venuto in mente che esistono dei modi di dire con il numero 4 o delle frasi sul numero 3. Citato in Antonio Altamura e Francesco D'Ascoli. Non importa quanto tempo ci vuole, purché il risultato sia buono. La morte sulla nuca. Citato, nella formulazione riportata dallo studioso Raffaele Bracale, in. Il giornale, nel gergo della malavita antica. Raccolta di modi di dire napoletani, alcuni dei quali sono assolutamente intraducibili in altra lingua. Avere una fortuna assolutamente imprevedibile. Tutto è finito, non c'è più niente da fare, non c'è più speranza. Si dice di chi crede di mangiare o, più in generale, di trarre un utile, un vantaggio economico a spese altrui senza avvedersi che a farne le spese è lui stesso. Risentire nel mese di marzo di tutti i malanni sopportati durante la stagione invernale. Ozioso. Si dice quando due circostanze avverse concomitanti rendono impossibile realizzare qualcosa. "[...] detta così dai Napoletani per i suoi tratti bizantini. Sono possibili anche formulazioni più brevi, come ad esempio: Essere sballottati senza misura, senza riguardo, di qua e di là per soddisfare le necessità altrui, come un cesto di venditore ambulante di taralli. Tené 'o core int'o zucchero: Essere al culmine, nel pieno della gioia, della felicità. Immediatamente. Appassionata di letteratura, di cinema e di musica, ha trovato a Napoli la sua personale dimensione di vita! Ragionamento tortuoso, molto complicato, arzigogolato. Queste frattaglie, in sé non appetibili, te le prepari con le uova per rendertele più gustose. Si tratta, letteralmente, di una espressione di imprecazione contro qualcuno o qualcosa che sta per "sia maledetto". Il pagamento "alla romana": ciascuno paga per la propria parte. È successo; sta accadendo qualcosa di così sorprendente, incredibile, inaudito che bisogna (attraverso la. Completamente di propria iniziativa, in modo improvviso ed inatteso; rispondere, commentare facendo immediatamente seguito, botta e risposta o anche interrompendo o sovrapponendosi all'altrui discorso. : Come la mettiamo? "[...] cosa di poco conto, priva di mordente, piena solo (per dirla con. Es. I migliori Modi di Dire Veneti I dialetti sono un pezzo di storia che si tramanda di generazione in generazione e proprio per questo sono ricchi di tradizione e cultura. Sopportare sofferenze, guai incredibili, inenarrabili. Vajassa. Indice 1 A 2 B 3 C 4 D 5 E 6 F 7 G 8 H 9 I 10 J 11 L 12 M 13 N 14 O 15 P 16 Q 17 R 18 S 19 T 20 U 21 V 22 Z 23 Note 24 Bibliografia 25 Voci correlate A [] 'A Bella 'Mbriana. Scendi dal piedistallo. Sbrigarsi, fare presto, (nell'esecuzione di un lavoro, di un'operazione), ma anche fare a botte, picchiare. Tra i modi di dire napoletani divertenti, ci sono tutte le espressioni dialettali contenti la parola "mannaggia" (o " mannaccia "). Metterla a tacere. Agire in modo ambiguo, subdolo, manovrando copertamente con dissimulata scaltrezza per procurarsi un utile disonesto, illecito. Ma anche: persona fastidiosa, molesta, insistente, assillante. Persona sfaccendata, sfaticato. Questo termine ha significato duplice: ratto e donna di facili costumi. Te sì cumpurtato 'na chiavica: ti sei comportato malissimo, sei gravemente in difetto. Antico gioco infantile: si giocava appendendo di nascosto alle spalle di un compagno un cartoncino con una scritta derisoria, canzonatoria. Volto magro magro, ma fondo schiena generoso, molto ben pronunciato: una falsa magra. Ha avuto quello che si meritava!). Sfuggire ad un pericolo, scamparne incolumi avendone avuto sentore, come un topo che riesca a portarsi via l'esca senza farsi catturare nella trappola. È fuori discussione che resto sempre un passo indietro rispetto a Voi e sottoposto in ogni momento alla Vostra autorità. Avere un udito finissimo. È l'abito mentale, la divisa di chi fa ricorso a mezzi disonesti per vivere. Andare col cavallo di San Francesco significa quindi andare a piedi. A gonfievele, nel migliore dei modi, a tutto andare, a tutto spiano. Persona o cosa inconsistente, vana, effimera. Riempire, farcire, saturare, subissare qualcuno di vacue chiacchiere, di vane promesse, vantando di capacità e prospettando imprese del tutto immaginarie; sommergerlo, quindi, in un diluvio di colossali menzogne. Espressione di grande meraviglia, sorpresa, sconcerto. La poltiglia ottenuta era versata liquida su un marmo unto d'olio. Scavi di Pompei: frasi dei graffiti tradotte in napoletano. Citato in Mondadori, Meridiani, 2000, p. 1011. Un uomo di notevoli capacità e doti morali che incute, per questo, un grande rispetto. Citato (in forma negativa) in Giuseppe Savorra. Citato in Alessio Arena, Luigi Romolo Carrino, Massimiliano Palmese e Massimiliano Virgilio, un progetto ideato da Massimiliano Palmese dedicato ad. Imprecazione: Che ti colga la peste. Levà' l'ummeto: Togliere i succhi, gli umori vitali: annoiare mortalmente. Insabbiarla. Essere costretto a tacere (perché si ha manifestamente torto o si è in una posizione indifendibile, insostenibile). Si dice per deridere chi è stordito, intontito, tardo di comprendonio. "Imprecazione che non dice nulla, ma che lascia sottintendere la taciuta causa che l'ha provocata. Lì per lì, e si dice per lo più di pagamento. Tutto è in disordine, nulla va come dovrebbe. Comando che gli osti impartivano prima della chiusura del locale. Come se ne viene, verrà fuori? Antica denominazione toponomastica dialettale del Corso Vittorio Emanuele. Refuso, in realtà: assa = ((l)assa): lascia. Simbolo infantile del Carnevale, veniva portata dagli scugnizzi in "processione" per i bassi con l'accompagnamento sonoro di una grancassa e di uno zufolo. Mamma mia! Nella vita sono molti i giorni di magra e di privazione, ben pochi quelli di abbondanza. "Fa' ll'opera d'e pupe": scatenare un putiferio. I fichi primaticci, grossi e carnosi. Parla semplice, schietto, con naturalezza. Spiegare con minuziosa, estrema accuratezza. In senso lato: la dentiera o la dentatura. Oppure: di Michelasso. Parlare con accento straniero, con grande raffinatezza. Si riferisce ad una bacinella che usavano i barbieri. I modi di dire napoletani non sono mai stati così divertenti. Persuaso di dominare infallibilmente tutti i campi del sapere, investitosi della missione di largire a tutti i costi la sua sapienza, la esegue con zelo infaticabile, implacabile, trasformandosi in un autentico flagello: inutile opporglisi, nulla lo farà mai desistere dall'intervenire d'autorità nelle altrui conversazioni, dal prodigare con illimitata generosità consigli non richiesti né graditi. La definizione è in D'Ambra. Lunghezza misurata dal pollice e dall'indice tesi. L'onnipresente , l'intrigante, l'invadente, il pettegolo. Misurare il rispettivo valore. Di nascosto, in segreto, clandestinamente, occultamente, alla chetichella. Persone che si procurano di che vivere al di fuori della sicurezza e dell'ordine legali. Citato in Einaudi, Meridiani, 2000, p. 1006. Presso la Colonna il creditore insolvente dichiarava pubblicamente di voler cedere ai creditori i propri beni, facendo, secondo un'espressione popolare. Fràceto: aggettivo: fradicio, guasto, marcio. Ma dove mai potrei riuscire a trovare, ottenere, procurarmi questa cosa? Canzonatura del tipo flemmatico e sempre assonnato che non si lascerebbe scuotere neppure da un terremoto. Io sono a vostra completa disposizione; non dovete far altro che chiedere, ogni vostro desiderio è per me un ordine. Cibo da mangiare appena fritto, immediatamente, dalla padella al palato. Non un semplice dialetto quindi, ma un sistema linguistico a tutti gli effetti. Trovarsi in condizioni che rendono un obiettivo assolutamente impossibile da conseguire. Lo si usa anche quando, per riguardo, si vuole evitare di dire. Antico codice di comunicazione segreto dei musicisti (detti anche posteggiatori) napoletani. Si dice di una persona completamente stupida, stupida da ricovero (Miano era sede dell'ospedale psichiatrico del Frullone). È vittima di una moglie inappagabile, non univira e assai trasgressiva che si concede, con libera spregiudicatezza, varie, frequenti, abbondanti, cospicue, copiosissime, innumerevoli eccezioni al ferreo, (forse un po' plumbeo), obbligo di osservanza della fedeltà coniugale.
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